Mantenere la giusta distanza: ecco, è anche questo uno dei modi più importanti per impostare al meglio una relazione e preservarla nel corso del tempo. Capire dove posizionarsi per non stare né troppo vicini, né troppo lontani. «Per spiegare la giusta distanza e la sua utilità – racconta Laura Rivolta, psicoterapeuta e sessuologa di Milano – riporto sempre la riflessione di Schopenhauer basata sul cosiddetto dilemma dei porcospini. Che, per non sentire freddo, hanno bisogno di avvicinarsi fra di loro.
Ma al tempo stesso, per non ferirsi con i rispettivi aculei, devono stare attenti a non avvicinarsi troppo. Si tratta quindi di una distanza da cercare e impostare con molta attenzione. La stessa che dovremmo porre noi, quando ci troviamo a interagire con gli altri. Insomma – prosegue l’esperta – anche noi, come i porcospini, dovremmo cercare di mantenere una sana distanza con gli altri, in modo da conferire alle nostre relazioni il giusto calore. Dovremmo dosare la confidenza e tracciare un confine del nostro spazio emotivo. Farlo può aiutarci a porre la basi per essere maggiormente apprezzati e i paletti per non rischiare di essere feriti. La nota negativa è che fare tutto questo non è semplice.
Perché non è scontato riuscire a stabilire la giusta distanza?
«Perché spesso non ci pensiamo proprio alla “giusta distanza”. Agiamo d’istinto e senza riflettere sul fatto che determinati atteggiamenti ci portano a imboccare direzioni che, in un momento successivo, potrebbero farci sbattere contro aspetti critici. L’ideale, in qualsiasi rapporto, sarebbe partire col piede giusto e impostare la giusta distanza fin dall’inizio. Più che altro, l’ideale è proprio “pensarci” fin dall’inizio».
In quali rapporti rischiamo di non stabilire la giusta distanza?
«Se non pensiamo a sufficienza al concetto della giusta distanza, rischiamo di non stabilirla in qualsiasi rapporto. Perché, ripeto, non viene poi così spontaneo mettere dei paletti. Non viene spontaneo, per esempio, quando un rapporto funziona (secondo noi) alla grande. Non viene spontaneo quando ci troviamo all’interno di un rapporto collaudato e non viene spontaneo nemmeno, tanto per fare un altro esempio, quando siamo all’inizio di un rapporto e ci sembra che tutto abbia già ingranato nel verso giusto».
È comunque possibile recuperare la giusta distanza, vero?
«Certo. Bisogna però armarsi di pazienza, perché resettarsi in corsa è più difficile. E poi bisogna mettere in conto che le cose non andranno a migliorare subito: ristabilire la giusta distanza richiede un po’ di tempo».
Proviamo a definire la giusta distanza con qualche esempio legato alla vita quotidiana. Ecco, può offrirci una rosa di indicazioni concrete?
Per scoprire, con l’aiuto della psicoterapeuta Laura Rivolta, quali sono tutte le sfaccettature più frequenti della “giusta distanza” e come impostarle (o recuperarle), aprire e scorrere la gallery qui sopra