“Qualche mese fa ho tradito la mia ragazza. Devo dirglielo?”
Gentile lettore,
non è facile dare un consiglio.
Un recente sondaggio riportato da una azienda britannica rivela che le donne sarebbero più predisposte al perdono rispetto agli uomini. Un dato che condivido, ma con riserva.
Doverosa premessa: i tradimento non sancisce la chiusura di un rapporto.
Se ciò accade significa che in realtà il rapporto è già compromesso, a livello più profondo.
Pertanto è importante percepire il tradimento in sé come opportunità, per parlare e capire cosa sia necessario cambiare nella coppia, per ritrovare uno stato di benessere.
La riserva della premessa è rappresentata data dal venir meno del rapporto fiduciario della coppia. Il tradimento, infatti, viola il patto di fedeltà che la coppia, in modo più o meno tacito, accorda e condivide.
Ciò si traduce in situazioni (non sempre facili da gestire) di sospettosità futura, improvvisi cambiamenti di umore, pensieri ossessivi e negativi, critiche e battute frequenti.
Non mi sembra quindi molto sensato, a distanza di mesi, una confessione.
Peraltro, spesso si confessa per alleggerirsi dal senso di colpa. Quindi, e ancora una volta, per un atto di egoismo fine a sé stessi e privo di motivazione benefica, riparativa.
Cosa fare?
Gentile lettore, Ti invito a riflettere sulle ragioni del tuo tradimento. A volte accade perché si crea l’occasione, altre perché ci si sente lusingati o per aver conferma delle proprie abilità deduttive e/o erotiche. Tutte motivazioni per le quali la confessione alla partner avrebbe poco senso.
Se il motivo risiede nella relazione con la partner, perché ci si sente trascurati o “disamorati”, allora è opportuno avere la forza ed il coraggio di parlare del proprio disagio con la partner, per trovare una soluzione, assieme.